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Pozzi neri Firenze e Spurgo pozzi neri Firenze: Cosa si intende per “pozzo nero” ?
In pratica un pozzo nero è una vasca o un serbatoio molto ampio, che viene interrato nel sottosuolo e nel quale si raccolgono al suo interno i liquami, dette anche “acque nere”, i rifiuti e le acque reflue provenienti dagli scarichi dei servizi igienici. Si differenza dalla fossa biologica perchè non presenta un sistema di scomposizione dei rifiuti, neanche un ulteriore serbatoio dove vanno a finire i fanghi come nella vasca Imhoff e non ha nemmeno un tubo di uscita come nella fossa biologica.
Pozzi neri Firenze e Spurgo pozzi neri Firenze:Cosa sono i pozzi neri?
Laddove non sussista un allaccio alla rete fognaria pubblica, per esempio in zone rurali, montane o in aree isolate, l’unico modo per poter trattare le acque reflue provenienti dagli scarichi delle abitazioni e di tutte le altre strutture, siano essi industrie o uffici o esercizi commerciali, è la costruzione e la dotazione di un pozzo nero o di una fossa biologica.
Il pozzo nero, argomento di questa pagina, è semplicemente una grande vasca spesso in cemento o in PVC, che accoglie le acque reflue. Viene interrato e di solito viene chiuso da un tombino, ma è sempre possibile monitorare la quantità dei liquami tramite pozzetti di controllo.
In realtà il pozzo nero non è più così comune, ma in vecchie case magari isolate potrebbe essere ancora presente. È infatti la fossa biologica il sistema più utilizzato nei casi appena elencati.
Il pozzo nero infatti per poter essere presente, deve soddisfare determinati requisiti, perché altrimenti si rischiano danni sanitari e ambientali. Per esempio se in prossimità della struttura sono presenti altre unità abitative, corsi d’acqua, falde acquifere, il pozzo nero dovrà essere chiuso a tenuta stagna, e si dovrà effettuare periodiche attività di manutenzione e controllo affinché il serbatoio di cemento o PVC non si crepi o si rompi del tutto causando lo sversamento dei liquami.
Una speciale versione del pozzo nero, è la fossa Imhoff che è in pratica una via di mezzo tra un pozzo nero e una fossa biologica. Il suo funzionamento è il seguente: vi è la vasca principale, anch’essa in cemento, costituita da più piani, dove arrivano i liquami per mezzo di un tubo collegato ai condotti di scarico dell’abitazione. In essa i rifiuti solidi vengono digeriti da batteri anaerobici e la parte più densa, rimane sul fondo. La parte liquida che rimane in alto viene spinta per mezzo di un tubo, in una vasca di decantazione e in cui le acque vengono depurate. In seguito vengono poi espulse tramite un tubo verso l’esterno.
Tale sistema viene di solito adottato per abitazioni isolate, non vicine a corsi d’acqua, che il terreno sia di una composizione tale da non permettere l’assorbimento, e in cui vi sia la necessaria pendenza che consenta alle acque depurate di giungere a valle.
Pozzi neri Firenze e Spurgo pozzi neri Firenze: che limiti normativi esistono per i pozzi neri?
Come emerge da quanto appena detto, le acque reflue non possono essere disperse sul territorio, perché costituirebbe un rischio ambientale e sanitario grave. Anche lo svuotamento e lo smaltimento dei liquami viene regolato con norme sia a livello comunitario, che nazionale, regionale e municipale.
Da un punto di vista legislativo fu negli anni ’70 che la Comunità europea emanò delle direttive che garantivano la cura delle acque di scarico. Pertanto l’Italia fece la legge 319/79 detta anche “Legge Merli”, nella quale, oltre a diverse indicazioni su molte altre materie, regolamentava come dovevano essere trattati e smaltiti gli scarichi e i liquami.
Da allora sono state promulgate altre leggi come la n.36/94 e altre regole regionali e comunali che si pongono come obiettivo quello di gestire al meglio la manutenzione e il trattamento dei liquami di tipo domestico e non.